ARTICLE
TITLE

Una paternità contesa. La Crocifissione del monastero veneziano di San Giorgio in Alga, da Alvise Donato alla riattribuzione a Girolamo e Francesco da Santa Croce/A controversial paternity. The Crucifixion of the Venetian monastery of St. George in Alga, from Alvise Donato to the re-attribution to Girolamo and Francesco da Santa Croce.

SUMMARY

Negli ultimi tempi la mia attenzione è stata attirata da un quadro, dipinto su tela, di dimensioni relativamente grandi rappresentate il tema della Crocefissione di Cristo. Il quadro è esposto sulla parete della Sala Capitolare dell’ex Scuola grande di San Marco a Venezia e proviene da monastero di San Giorgio in Alga. Le ipotesi finora proposte per l’identificazione dell’autore della grande composizione si basarono tradizionalmente sull’attribuzione di Boschini. Lui legò il dipinto a Donato Veneziano – un pittore attivo nel corso di Quattrocento.  Non volendo completamente respingere l’attribuzione di Boschini, Ludwig cercò di trovare tra i documenti d’archivio un pittore possibile, attivo nel Cinquecento e collegabile con il nome Donato. Così propose il nome di Alvise Donato, anche se tra i documenti che pubblicò nessuno era direttamente relativo al dipinto della Crocifissione del monastero di San Giorgio in Alga.  L’opera in questione, come cercherò di indicare in questo saggio, presenta numerose analogie con le opere della bottega Santa Croce e quindi propongo di (ri)attribuirlo a Girolamo e Francesco da Santa Croce, con una possibile datazione agli anni Cinquanta del Cinquecento. Recently my attention was attracted by a painting, which was painted on a canvas of relatively large size and representing the theme of the Crucifixion of Christ. The painting is displayed on the wall of the Chapter House of the former Scuola Grande di San Marco in Venice but originates from the monastery of San Giorgio in Alga. The hypotheses so far proposed, which regard the identification of the author of the great composition, were traditionally based on the oppinion established by Boschini who attribuited the painting to Donato Veneziano, a painter active during the fifteenth century. Unwilling to reject completely the attribution of Boschini, Ludwig tried to find a possible painter active in the sixteenth century among the archival documents and to associate him with the name Donato. So he proposed the name of Alvise Donato, although among the documents he published neither was directly related to the painting of the Crucifixion from the monastery of San Giorgio in Alga. The painting in question, as I shall endeavour to indicate in this paper, has many similarities with the works of the Santa Croce workshop so I will propose here (re)attribution to Girolamo and Francesco da Santa Croce, with a possible dating of the painting in the fifties of the sixteenth century.

 Articles related

Valentina De Santi,Davide Zendri    

La rappresentazione della guerra è passata, sovente, anche attraverso la produzione di plastici che costituiscono oggi un patrimonio prezioso e affascinanti dispositivi di visualizzazione di eventi e luoghi del passato. A tal proposito, vogliamo qui pres... see more


Gianluca Sposato    

Il presente contributo si propone di far nuova luce sulla storia di un importante ciclo ad affresco del ‘600 fiorentino, raffigurante in 15 lunette i Misteri del Rosario e realizzato dal pittore valdarnese Giovanni da San Giovanni per l’ex monastero di A... see more


Stefano De Mieri    

 Il saggio intende indagare la personalità di Severo Turboli, priore della Certosa di San Martino per due volte, tra il 1583 e il 1597 e tra il 1606 e il 1607, responsabile del rinnovamento del monastero napoletano, arricchito nei suoi anni di impor... see more


Veronica Locatelli    

Durante la sua carriera di storica, teorica, docente e critica militante Jole de Sanna (Martina Franca, 29 novembre 1947 – Massafra, 25 giugno 2004) ha intrecciato differenti discipline e approcci metodologici per dar forma a un pensiero che ancora oggi ... see more


Maria Beatrice Failla    

Tra la fine degli anni Ottanta e l’ultimo decennio del XX secolo Sandra Pinto è soprintendente a Torino, dove inaugura una nuova stagione per la tutela e per la cultura museologica.Tra i suoi progetti il recupero della cultura figurativa del XIX secolo, ... see more